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Pgs Corticella – Pontevecchio 67–55 (17-14; 36-29; 52-39; 67-55) - lunedì 26 marzo 2012
Pgs Corticella: Paolo Valgimigli 6, Luca Mandrioli 5, Vincent Espiritu 13, Riccardo Dall’Olio 8, Luca Rubbini, Marco Montanari 6, Matteo Dini Ciacci 3, Lorenzo Arlotti, Federico Bianchi, Gianluca Torelli 4, Marco Balboni 13, Riccardo Colli 9. All. Massimo Bitelli. Viceall.Damiano Gorini, Francesco Bitelli.
Grande la festa alla fine della partita ma la strada per le finali è ancora lunga e passa inevitabilmente per la difficile palestra del Trebbo. Un consiglio per tutti: concentrazione, umiltà e uno sguardo all’interessante sfida Pontevecchio – Trebbo.
Pgs Corticella - Cattolica 58–44 (15-15; 34-26; 43-36) - martedì 15 maggio 2012
Pgs Corticella: Paolo Valgimigli 1, Luca Mandrioli 4, Vincent Espiritu 18, Federico Scrocchi, Riccardo Dall’Olio 11, Luca Rubbini, Marco Montanari, Matteo Dini Ciacci 4, Lorenzo Arlotti, Gianluca Torelli 2, Marco Balboni 12, Riccardo Colli 6. All. Massimo Bitelli.
Quarto di finale del campionato regionale U15: arrivano in un Oratorio gremito di tifosi, i rossi di Cattolica, squadra che ha letteralmente dominato i gironi romagnoli, concludendo le fasi preliminari imbattuta. I romagnoli scontano qualche infortunio e si presentano solo in sette ma la struttura fisica della squadra è veramente notevole: quattro giocatori sull’1.90 e gli altri tre sopra l’1.80. Questo significa che nei singoli confronti i ragazzi di Cattolica avranno almeno dieci centimetri di vantaggio sugli avversari diretti corticellesi. Cosa può fare la PGS se non provare a correre, correre e ancora correre? E la partita si dipana proprio su questi binari: staffetta delle guardie di Corticella a pressare a tutto campo il talentuoso Sinatra, portatore di palla di Cattolica, e conseguente ricerca sistematica del contropiede. Per tutto il primo quarto comanda Cattolica con vantaggi minimi poi, poco alla volta, comincia a prendere il sopravvento la PGS. Alla fine è la panchina lunga della PGS Corticella a fare la differenza e in particolare, nell’ultimo quarto, il distacco fra le due squadre supera i 10 punti grazie alla maggior freschezza e lucidità degli atleti di Corticella che approfittano delle soste forzate in panchina per riprendere fiato dei romagnoli. Ora tutti pronti per la rivincita di sabato a Cattolica: il ruolino di marcia casalingo dei rossi è impressionante ma il cuore della PGS U15 è davvero grande. Avanti ragazzi sarà certamente dura ma non impossibile.
E venne finalmente l’estate e con essa il meritato riposo dalle fatiche di un Anno Sportivo veramente splendido. Chiudiamo la stagione con la vittoria finale nel Torneo Primaverile CSI U15. Potete vedere la bella coppa esposta nella gelateria Creamery dei nostri supporters Antonella e Massimiliano (basta non farsi totalmente ipnotizzare dalle torte e alzare solo per un attimo lo sguardo). Nella speranza di vedere un sacco di ragazzi al campetto dell'Oratorio per tutta l’estate lascio ai miei fantastici giocatori i compiti personalizzati per le vacanze.
Paolo Per tirare facendo partire la palla dal petto senza essere stoppato anche dall’Annuzza della Casa della Carità occorre essere alto almeno 2.01 m. Impegnati a fondo per raggiungere entro settembre questa statura o, in subordine, per imparare a tirare lasciando partire la palla da un po’ più in alto.
Luca M. Ti informo che i quattro ragazzi, con la canotta uguale alla tua, sono i tuoi “compagni di squadra” e quando alzano la mano non stanno salutando la mamma in tribuna ma stanno aspettando un passaggio smarcante da te!!!
Vincent Leggi le principali orazioni di Cicerone o in alternativa guarda l’opera omnia di Roberto Benigni in videocassetta in modo da poter intrattenere i tuoi compagni a settembre con un discorso di dieci minuti filati.
Federico S. Appendi al muro la foto del tuo allenatore e per mezzora al giorno tiragli in faccia delle cannonate con la palla da basket. A settembre passerai la palla con la velocità di un fulmine.
Riccardo D. Sì va bene, vuoi fare vedere a tutti che hai letto il manuale “101 modi diversi per tirare a basket” ma io conosco solo un altro che quando tirava faceva ruotare la palla alla rovescia. Il suo nome era Pancacioffanni. Chiedi ai cinquantenni della Parrocchia le sue percentuali di tiro e decidi in libertà quale tiro scegliere.
Luca R. Ok la tua prima passione è stato il calcio ma mi preoccupa questa forma di apprendimento primordiale che ti spinge a tirare siluri invece che delicate e dolci parabole. Ti sei accorto che quello è un canestro e non una porta????
Marco M. Vorrei che da oggi finisse la tua dieta iporealizzativa a base di palleggio e passaggio, passaggio e palleggio. Vorrei che da oggi tu decidessi di nuovo di utilizzare quel fondamentale offensivo che si chiama tiro. In sospensione, in semigancio, in sottomano, rovesciato, in controtempo....come pare a te ma t ira, tira e tiraaaaaaaaa!!!!!!!!!!!
Matteo Capisco che hai fatto sei mesi di piscina ma il nostro sport è il basket e non i tuffi. E allora convinciti che un canestro con doppio salto mortale carpiato e triplo avvitamento vale sempre e solo due miseri punti.
Lorenzo Ti consiglio di non fare il pigro. Voglio vederti tutti i giorni sotto il sole a giocare a basket in Oratorio. Altrimenti dico a tuo padre che secondo me hai poca resistenza e che ti farebbe molto bene andare a correre con lui alle 6 di mattina.
Federico B. Lo ammetto è tutta colpa mia. Ti ho sempre detto che per tirare occorre che i piedi siano rivolti verso il canestro ma non ti ho mai specificato di quale canestro si trattava. E’ il canestro verso cui stai tirando e non quello dall’altra parte del campo o quelli appesi al muro sopra le panchine. Ecco, ora lo sai. Finiamola quindi con le contorsioni!!!
Gianluca Familiarizza con questo oggetto misterioso che si chiama “palla da basket”. Credimi, la palla non scotta, non punge e soprattutto non puzza. Quindi non c’è nessuna fretta di smollarla al primo giocatore che ti passa vicino (compagno di squadra o avversario per te non fa differenza).
Marco B. Se proprio ti piace così tanto fare partire il tuo tiro dall’orecchio sinistro ti propongo di diventare mancino e allora la tua meccanica di tiro sarà veramente perfetta!!!!
Riccardo C. In campo il giocatore furbo non fa la prima cosa che gli viene in mente o che ha voglia di fare ma legge la situazione di gioco e fa la cosa più utile per sé e per la squadra. Ricorda che questa regola può venire buona anche in altri campi come per esempio la scuola (se sai che domani la prof. interroga non fai la prima cosa che ti viene in mente o che hai voglia di fare ma ti metti lì, a studiare di brutto, in modo da portare a casa un risultato utile).